domenica 24 maggio 2015

Idealmente corretto, politicamente scorretto

Nelle puntate precedenti:

C'è bisogno, credo, di fare un po' di chiarezza su alcuni punti. Ma prima vediamo un aforisma di quelli che piacciono tanto.

L'aforisma è un classico dei classici:

mai discutere con un idiota; prima ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza!

Parole sante!

Uno dei problemi di questa frase è che chi la dice è, naturalmente, convinto di non essere lui quello “veramente” idiota.

Ma è proprio ciò di cui sarebbe convinto un'idiota

Comunque…

Possiamo immaginare che la frase sia stata scritta per la prima volta da un non-idiota dopo aver discusso “in modo idiota” con un “vero” idiota, al punto da far sembrare che a conversare fossero due idioti.

Ad un certo punto la conversazione finisce; uno dei due interlocutori ha la meglio (secondo qualche criterio), cioè «batte» il suo “avversario” (grazie alla sua esperienza). Potrebbe aver avuto la meglio (qualunque cosa si voglia intendere con ciò) semplicemente perché i suoi argomenti erano migliori, più razionali, ancorati al contesto, esposti con ragionamenti verificabili… o quel che vi pare.

Ma così è troppo complicato: è una valutazione che un idiota non saprebbe fare.

Perciò l'aforisma viene in nostro soccorso.

Infatti esso ci permette di identificare con facilità il non-idiota: è quello che, alla fin della tenzon, appare sconfitto.

Ed ecco come la frase diventa un comodo appiglio per qualcuno che sente di aver avuto la peggio (qualunque cosa significhi per lui) in una conversazione: quello che sembra “aver perso” è il non-idiota, mentre quello che sembra “aver vinto” è l'idiota.

Al posto di “perdere” e “vincere” andrebbero usati dei verbi più adatti al tipo di discussione; si potrebbe dire semplicemente “aver torto” e “avere ragione” — ma non è detto che questo manicheismo abbia senso. In generale non è detto che abbia senso giudicare un dibattito in questi termini (magari è più facile che abbia un senso se riferito a singoli punti…)

Sia come sia, siamo costretti a concludere che tirare fuori questa frase, che non è una frase segreta e nota solo nei circoli segreti dei non-idioti, non ci permette di identificare con certezza chi sia l'idiota e chi il non-idiota.

Però sappiamo anche che «è impossibile che un idiota si convinca di aver sbagliato», giusto? …

Ma cambiamo temporaneamente argomento.

La voceidealista (minuscolo d'obbligo: «non è un errore ma una cosa voluta»1), in alcuni “tweet stigmergici”, si racconta come vittima; vaneggia di stalkeraggio (la sua personale definizione di «rispondere ai tweet»2); cerca consolazione e ragione dai suoi seguaci («vi rendete conto?»), trovandola nella saggezza degli ignari, forse similmente infettati dai pregiudizi; definisce «diffamatori» i post che “sezionano”, esplorano, controargomentano le affermazioni dei suoi tweet e — sì, è ovvio! — rispondono anche a tono alle sue “provocazioni” da Übermensch.

Dicevo, con le parole di voceidealista, che «è impossibile che un idiota si convinca di aver sbagliato»… Applichiamo cotanta saggezza e comprensione del mondo al caso specifico.

Ma prima…

Diffamazione

Uno dei saggi gli dà un suggerimento: «la corda gliela puoi dare, con la testa che si ritrovano ci si impiccheranno».

La voceidealista specifica cosa succede a dar corda…

Stando ad Alexa…3

A quanto mi risulta la diffamazione, per essere tale, deve avvenire in assenza della persona offesa. Credo che nell'era social 2.0 questo potrebbe interpretarsi così: il soggetto viene a conoscenza della presunta diffamazione per via di terze parti.

Io ci ho tenuto tanto ad informarlo di quanto ho scritto, anche perché è in effetti una specie di “risposta” estesa ai suoi tweet, ovvero alla discussione che stava avvenendo su Twitter, dove lo spazio per il dialogo e gli argomenti è esiguo…

In secondo luogo ciò che scrivo è sostenuto da fatti e/o argomenti; oppure risponde a tono (caso in cui al massimo si potrebbe parlare di diffamazione reciproca, se avesse senso…)

Comunque…

Dopo «Stai zitto e ascolta chi ne sa più di te» e «Io ho studiato geochimica, tu?», il “dialogo” non poteva che deteriorarsi: quando uno degli interlocutori sale in cattedra, guarda dall'alto verso il basso e pretende che questo sia sufficiente per renderlo immune da qualunque critica, non c'è molto altro da dire. Però rimane lo spazio per delle analisi più approfondite di ciò che si sta dicendo e di ciò che è stato detto e capito. Cioè è uno dei casi in cui “parte” la scrittura di un post per questo blog, quando ne ho tempo e voglia (è un'attività ricreativa e scacciapensieri).

E poi, voceidealista, raccontala bene: il problema per te è non aver incontrato un totale idiota con il quale avresti fatto di sicuro una bella figura…

Dire il vero vs inventarsi la realtà

Credo che un pensatore intellettualmente onesto (come piace dire) non tema le critiche. Vero è che ce ne possono essere alcune prive di significato, “indecidibili”, alle quali non è possibile nemmeno tentare di rispondere.

La “verità”, se esiste, non si offre come un cibo predigerito, ma come un percorso (la cui meta non è necessariamente raggiungibile); la realtà dei fatti, ovvero la sequenza degli eventi e la loro interpretazione, non va preconfezionata nascondendo a chi vorrebbe “studiarla” gli elementi necessari per rifare il percorso e giungere alla “verità”, o per scoprire che in realtà il percorso conduce altrove.

Lo “sperimentatore” deve essere invisibile, per quanto possibile; e, visto che in realtà non è mai possibile in modo assoluto, deve fornire tutti i “dati” utili anche per poter consentire ad altri di giudicare quel che dice e capire quanto è presente, per saggiare il peso dei suoi riferimenti culturali… e naturalmentea di quelli “autorevoli”4 (o sociali, o ideologici… ecc. nei casi in cui abbia senso).

Quanto detto va aggiustato di volta in volta secondo ciò di cui si sta effettivamente parlando.

Volevo arrivare a questo punto: fornisci ai tuoi seguaci gli strumenti per poter valutare da soli quanto io sia idiota (e quanto tu sia colto e intelligente). Ovvero: dagli i link ad almeno un tweet, in modo che possano, volendo, ricostruire tutto lo scambio.

Tu che vuoi diffondere la «cultura del Razionalismo», tu che hai studiato geochimica e statistica, tu che polverizzi ogni boiata «per mezzo del più ferreo raziocinio», di cosa hai paura? Di apparire troppo intelligente? Di far vedere agli altri che hai detto cose giuste? Di mostrare sul campo come funziona questo tuo ferreo raziocinio?

I tweet parlano quasi da sé…

Veniamo al dunque schematizzando i tweet scambiati (V = voceidealista, M = me). La struttura non rispecchia necessariamente la cronologia; qualora fosse necessario, uso 〈rif. (N)〉 per rimandare a un tweet che è cronologicamente antecedente al tweet nel quale il riferimento compare.

Inoltre uso liberamente i seguenti simboli:

  • errore; affermazione falsa; affermazione imprecisa che non dà l'informazione necessaria;
  • errore di comprensione della lingua italiana o del significato generale di un testo o di un frammento di testo (probabile analfabetismo funzionale); errore derivato da questo errore di comprensione;
  • sentenza; affermazione generica e universale che manca però delle necessarie caratteristiche per essere effettivamente universale o valida genericamente.
  • un'affermazione non significativa, che non implica nulla di quello che presumibilmente pensa; epiteto vuoto; ad hominem.

Altre osservazioni o spiegazioni sono nelle note.

  • V: Idiozie del M5S sul ciclo del fosforo: 〈link〉 Studino geochimica invece di scrivere mozioni imbecilli5
  • M: tu che l'hai studiata, illuminaci su errori/imprecisioni del testo,&sul perché mozione sarebbe imbecille. attendo fiducioso
  • V: perché6 il ciclo del fosforo è naturalmente aperto7
  • M: da questo err come diventa tutta la mozione imbecille? cosa dice la mozione?che temi "tratta"?
    • V: è imbecille perché NULLA di ciò che contiene è giusto, è piena di soli strafalcioni scientifici.8
      • M: elencali. "pieno di" significa più di due o dici per dire, un po' come "aperto", che significa "virtualmente aperto"? 〈rif. ①
      • V: significa che il fosforo sta milioni di anni in storage sui fondali marini. Ed è normale che sia così9
      • M: non ti ho mica chiesto cosa intendevi con "virtualmente aperto". rileggi i tw 〈linkornitoteca
      • V: io no ho studiato per farmi contraddire da un povero demente10.
      • M: io mi chiedo che hai studiato a fare… 〈link
    • V: inoltre non parla di eutrofizzazione, che è il motivo principale per cui il fosforo va usato con criterio11. Da buttare
      • M: non parla di eutrofizzazione,ma di impiego sostenibile e della disponibilità del P come risorsa non infinita.
      • V: se non si nomina12 l'eutrofizzazione è spazzatura. La maggior parte dei problemi ambientali è colpa di atti di incapaci13
  • M: ps: il ciclo è chiuso; ma per quel che interessa noi,no; e l'obiettivo è proprio impegnarsi a "chiuderlo"(per umanità).
    • V: il ciclo è virtualmente aperto 〈〉 perché è lungo milioni di anni14. Io ho studiato geochimica, tu?15
    • M: ti è chiaro il senso di "per quel che interessa noi,no"?sembra di no.ciclo del fosforo si studia anche prima dell'univ.
    • V: prima dell'università l'insegnamento delle scienze è ridicolo16. Stai zitto e ascolta chi ne sa più di te17
    • M: 1h e 30m di risate e sto ancora ridendo. ma fammi il piacere. 〈linkornitoteca
    • V: come pensi che ti possa spiegare la geochimica in 140 caratteri, mentecatto?18
    • M: serve? naaa. 〈link

La sceneggiata

Ad un certo punto do uno sguardo alla timeline della voceidealista per vedere cosa pigola o ripigola. E da qui… Vi propongo i tweet cercando di ridurre al minimo i commenti19 e aggiungendo eventuali tweet di risposta.

Arroganza invece non rima con «Stai zitto e ascolta chi ne sa più di te»… E nemmeno con analfabetismo funzionale. Se non c'è rima è un problema, perché il ferreo raziocinio ci dice che la rima rende le cose più vere…

Comunque: da cosa deduci che non sappia niente di fosforo(?) ed eutrofizzazione? raccontala bene!link

Aggiungo che non si capisce mica come “stalkerare” proprio lui dovrebbe alzare le visualizzazioni. Da questo punto di vista esistono account che possono dare molte più soddisfazioni. Tranquillo voceidealista, se non mi fischiano le orecchie non ti rispondo; ma di cosa avrai mai paura poi? Di farmi fare un'altra figura da idiota?

La sceneggiata… si chiama rispondere. vittimizzarsi e parlare "alle spalle",invece, cos'è?non privare i tuoi follower del piacere di capire di cosa parli

«Un tipo che twitta commenta in inglese tweet in italiano» sarebbe shintakezou_wf, MauPanSink — chi lo direbbe mai che c'è qualche relazione con shintakezou_it, Mau(ro) Pan(igada)?

Dubbi amletici e logica ferrea come il raziocinio: perché mai dovrebbe essere accusato di bloccare tutti se blocca solo i «soggetti con tendenza a stalking»? Nella sua lingua sono quei soggetti che rispondono a tweet che parlano di loro in modo dissimulato… e perciò ripeto: non privare i tuoi follower del piacere di capire di cosa parli!

E qui il verdetto è giunto: i molti grillini bloccati sono stati bloccati perché stalker (cioè, rispondevano ai suoi tweet e poi, udite udite, magari hanno persino letto un paio di pagine del suo blog per farvi riferimento qui!) e gli articoli (chissà quali) sono, udite udite di nuovo, diffamatorî. Come questo, insomma.

Manforte, sviolinate… e strawman?

Su tale struggente scena non poteva che addensarsi un po' di attenzione. Finalmente! Mai lasciare sole le vittime.

  • Alcofibras Nasier: la corda gliela puoi dare, con la testa che si ritrovano ci si impiccheranno
  • voce: ci ho rimediato solo due post su dei blog che mi diffamano. Per fortuna che sono siti morti stando ad Alexa
  • Granini'sGio: frase che mi vorrei tatuare: mai discutere con un idiota; prima ti trascina al suo livello e poi t batte con l'esperienza!
    • me: bisogna solo capire chi è l'idiota 〈link1〉 〈link2
  • voce: parole sante! E poi è impossibile che un idiota si convinca di aver sbagliato
    • me: infatti ancora non ne sei convinto. anzi, nemmeno hai capito che di non capire nemmeno l'italiano.

Qui ti do proprio ragione, voceidealista. Per questo ho messo il grassetto… Ovviamente sarebbe dovuto essere: infatti ancora non ne sei convinto. anzi, nemmeno hai capito di non capire nemmeno l'italiano (c'è un «che» di troppo).

  • voce: uno di quelli che bloccati condivide tweet in italiano commentandoli solo in inglese. Vuole anche risposte in inglese. Boh!

Qui no, invece: di cosa stai vaneggiando? Chi ti ha chiesto risposte in inglese?! Un attimo un attimo. Mi pare che c'era quel gegno del gegnogrillino che si era convinto di questa cosa (l'ornitoteca ancora non l'ho scritta — troppo matereriale), sempre in seguito a stralunate cattive interpretazioni (anche qui probabilmente c'entra qualcosa l'analfabetismo funzionale). Boh, bah! Speculazioni. Andiamo oltre.

Ed oltre si arriva a questo alcofibras nasier, che in 4 tweet21 conferma di non sapere di cosa si sta parlando (e visto che i link li ho disseminati, conferma di non volerlo sapere, però voceidealista fa parte della sua “famiglia”, quindi…). I quattro tweet accorpati dicono:

Conosco voceidealista da almeno due anni quando l'ho incontrato sul blog dei caproni22 / lo conosco come studioso e come persona impegnata contro l'analfabetismo scientifico23 / quindi se vuoi parlarmi di scie chimiche vaccini che uccidono AIDS che non esiste e altri complotti / fai pure, mi farò una bella risata 〈link a video su youtube

Poi arriva l'amen del fratello voceidealista: io l'ho bloccato, mi sono stancato di farmi canzonare da un simile soggetto. (Da te stesso? Ah, no, intendevi me…)

Quindi se vuoi parlarmi di scie chimiche vaccini che uccidono AIDS che non esiste e altri complotti … C'è un favorito sul tweet che dice ciò. Sapete di chi è? È di voceidealista, che sa perfettamente che nessuno di quegli argomenti c'entra qualcosa.

Quando si dice onestà intellettuale


  1. In seguito all'aver letto certi tweet in odor di paranoia, viene da chiedersi chi sia mai voceidealista. Un paronoico vero è capace di trasformare un saluto di uno sconosciuto prima in una molestia sessuale, poi in un tentativo di stupro; così cerca l'attenzione dei suoi amici (ignari), piange sulle loro spalle mentre racconta loro di aver evitato la sodomizzazione scappando… È una metafora, naturalmente. Comunque… Dal profilo Twitter sembra che voglia essere un emulo di Paolo Attivissimo: l'account è l'«account twitter ufficiale» del suo blog, con una precisa mission («Servizio antiBoiate»). Dal blog, oltre alla sua attività “divulgativa”⸮ e all'approccio didattico, impariamo che è un mirmecologo. Quindi la parola stigmergia non gli sarà nuova e posso coniare questa espressione per descrivere certi suoi tweet: tweet stigmergici — con un po' di fantasia si capisce cosa intendo. Alla pagina A proposito di voceidealista leggiamo alcune frasi da memorizzare: • il blog esiste per «combattere i più grandi mali del nostro tempo: l’ignoranza e la disinformazione» e lo gestisce «un po’ per dovere civico e un po’ per passione» • «Quello che voglio fare è diffondere, per quanto possibile, la Scienza e la cultura del Razionalismo» (enfasi aggiunta) • «io sono contro le boiate che provvederò a polverizzare per mezzo del più ferreo raziocinio» (l'ultima enfasi è aggiunta; la prima è nell'originale) • «I dibattiti sono una componente fondamentale di qualunque democrazia e posso[sic] arricchire non poco chi vi partecipa, quindi cerchiamo di dibattere seriamente» • «coloro i cui nomi scriverò con la lettera minuscola sono tutti soggetti che considero indegni di ogni forma di rispetto, lettere maiuscole comprese» • «ogni suggerimento sarà bene accetto purché educato» • «ODIO il “politicamente corretto”, quindi questo blog sarà tutto tranne che “politically correct”». … Non notate qualche stonatura? … E i post? «Cultura del Razionalismo»? «Ferreo raziocinio»? Non ne ho visti, ma ammetto di non aver scavato bene. Ce ne è di materiale! Questo blog non è il luogo adatto per parlarne, sebbene si interessi, tra le altre cose, di fallacie come quella dell'uomo di paglia (strawman fallacy) — mi è balzata all'occhio scorrendo questo grottesco post. Comunque… Nei commenti della stessa pagina A proposito della voceidealista lo scambio con con un anti-eurista non ha prezzo, specie alla luce di «Io ho studiato geochimica, tu?» e «come pensi che ti possa spiegare la geochimica in 140 caratteri, mentecatto?»!

  2. Twitter è un social network; la maggior parte degli utenti hanno la timeline pubblica ed è normale che le persone intervengano rispondendo ai tweet altrui, che si inseriscano in “discorsi” pubblici avviati e così via (se si usano gli hashtag per categorizzare tweet, poi, è ancora più facile coinvolgere altri)… Continuare a rispondere ad una conversazione come si può definire? Rispondere a un tweet che parla di qualcosa che ci interessa, in positivo o in negativo, è parte del gioco di Twitter. Rispondere a un tweet che palesemente ci riguarda, anche se l'autore l'ha voluto dissimulare, continua in ogni caso ad essere parte del gioco di Twitter. Prima di usare parole a vanvera e lanciare accuse infondate è comunque il caso di prestare attenzione alle circostanze, al contesto e al corso degli eventi.

  3. Interessante l'ossessione per le “numeriche”. Nel linguaggio di alcuni è probabilmente equivalente a dire che vali poco e comunque nessuno ti dà retta: partono dunque dal presupposto che l'obiettivo sia avere una vasta platea di adoratori che pendono dalle labbra del blog; in sostanza, perciò, ti stanno dicendo che hai fallito… Gli argomenti proposti? I ragionamenti fatti? Non vanno discussi perché i numeri piccoli dicono che è inutile. Questa è l'idea di scienza? Questo è il «ferreo raziocinio»? È tutta una sceneggiata che in realtà vuole suggerire grossomodo quanto segue: ‹potrei smontare quel «mentecatto» «grillino» quando mi pare, ma non perdo tempo coi pesci piccoli; è per questo che non leggerete un mio “controargomento”, mica perché quel «povero demente» ha detto cose formalmente corrette e quindi non attaccabili direttamente…› Per questo le sue risposte, invece di “attaccare” quanto scritto nei tweet medesimi prima e sul blog dopo, attaccano me, a partire da ciò che implica «Io ho studiato geochimica, e tu?». È simile a «i dati […] sono muti per chi non li sa leggere», con i “cenni di assenso” tra lui e il Male (per esempio io avrei la stessa elasticità mentale del quarzo… e voceidealista lo mette tra i preferiti…). L'incapacità di capire l'italiano era già emersa, tra l'altro; per esempio sostiene, tra le altre cose, che io abbia detto che il grafico è l'analisi dei dati, affermazione da me mai fatta — ma che faccio in un certo senso “mia”, motivandola brevemente, nel post Barzellette, nel quale potete avere una panoramica delle altre prodezze di voceidealista; tra quelle scientifiche (e scientificamente imbarazzanti) annovero questa perla: «i dati si analizzano su gaussiana». Poi abbiamo avuto il classico «soggetti del genere mi suscitano una gran pietà...», oppure «questo se ne è fatte una marea, di canne»; e ancora un'altra chiara dimostrazione della mancata comprensione di quanto viene detto in un link che gli avevo fornito in un tweet — lo ha confuso il fatto che non ci siano disegnini di «diagrammi a torta»… A proposito di Alexa: il «ferreo raziocinio» suggerirebbe di capire come Alexa stima le statistiche di traffico sui siti… Al margine qualche idea, grazie a Uriel Fanelli.

  4. In un commento a un post del sito della voceidealista leggiamo: «Non conta l’autorevolezza di chi fa un’affermazione ma conta la dimostrazione: il principio di autorità non vale più dai tempi di Galilei». Affermazione problematica. Non bisogna credere che ogni “appello all'autorità” sia la fallacia omonima, in latino detta argomentum ab auctoritate: quello che accade è che costruiamo sulle spalle di giganti; le bibliografie esistono proprio perché sono ritenuti testi autorevoli per ciò che vogliamo dire, scritti da persone autorevoli, cioè persone che conoscono l'argomento (e ci fidiamo che sia così, perché se non lo facessimo non arriveremmo molto lontano; dunque il problema si sposta nel decidere chi considerare autorevole e chi no). Il punto importante è che sappiamo di poter verificare se questa fiducia è ben riposta o meno. E qui c'è tutto un altro aspetto delicato. L'affermazione di voceidealista mi fa pensare che lui non abbia idea di come procede la conoscenza scientifica, ieri come oggi. Proprio di recente ho letto questo interessante articolo, La scienza può fare a meno della filosofia e della storia?, che tocca dei punti interessanti. Su argomenti simili avevo trovato anche queste interessanti pagine, Misconceptions about science. Sono poi, in un certo senso, popperiano (per la lettura di Congetture e confutazioni). Tornando alla voceidealista… rileggiamo quel commento del suo blog tenendo a mente i suoi «Io ho studiato geochimica, tu?» e l'ironico «sai com'è, la biologia si studia si fa senza statistica»… Realizziamo che sono due tentativi di qualificarsi come autorità, rispettivamente in geochimica e in statistica! La “dimostrazione” che lui sia un'autorità sta nei tweet già discussi nel post Barzellette e in Il fosforo scienziato. Poi è, naturalmente, cintura nera in comprensione del testo (cioè sospetto di analfabetismo funzionale).

  5. Il testo non parla di una mozione, ma di una risoluzione. Ricordiamo anche che, appunto, “il testo parla della risoluzione”, ma il testo non è la risoluzione. È chiarissimo dal paragrafo in grassetto: «Il Movimento 5 Stelle ha presentato una risoluzione […]»

  6. La spiegazione è data con la convinzione che il testo dica qualcosa di essenzialmente diverso. Ma è falso: il testo dice «sostanzialmente chiuso» (fino al XIX secolo), che non significa “chiuso”, ma “aperto” (anche se così poco, fino al XIX secolo, che può essere consderato quasi chiuso).

  7. Riferendosi al ciclo del fosforo vero e proprio, l'affermazione «il ciclo del fosforo è naturalmente aperto» è falsa. Riferendosi al ciclo “biologico” del fosforo, la frase non dà un'informazione fondamentale per inquadrare il problema di cui si sta parlando e capire se è effettivamente campato in aria o no: a noi interessa sapere quanto velocemente il fosforo va nello «storage sui fondali marini».

  8. Sono affermazioni assurde, delle iperboli d'effetto che si adagiano sul pregiudizio politico più che su considerazioni obiettive. Tutto ciò non è proprio tipico di chi ha un «ferreo raziocinio». L'invito a elencare gli strafalcioni scientifici è rimasto inascoltato.

  9. Risponde ad una domanda mai fatta! Una interessante manifestazione d'incapacità di comprensione del testo: il «che» (pronome relativo) diviene pronome interrogativo e mezza frase appare semisconnessa: «"pieno di" significa più di due o dici per dire, un po' come "aperto"» è monca, e per giunta manca di un punto interrogativo tutto suo, perché il poverino che sta in fondo qui non potrebbe fare per due… Ma chissà. Forse l'interpretazione ha soddisfatto il suo bias cognitivo secondo il quale io devo essere un semianalfabeta e lui, poverino, il genio che si sforza al massimo di capire cosa vogliono dire i miei grugniti…

  10. Immaginate che ci sia scritto: «io non ho studiato per farmi contraddire da un'altra persona che ha studiato». Ci sarebbe qualcosa di strano, no? Perché mica studiamo per evitare di essere contraddetti. E del resto, se veniamo contraddetti, bisogna vedere perché siamo stati contraddetti, e su cosa. Ma questi dilemmi si risolvono facilmente: basta dire che è un demente a contraddirci; un demente dice per forza cose sbagliate e quindi la frase è “soltanto” stizza, tramite la quale però si vuole sottolineare chi è “quello intelligente e colto” e chi è il «demente». Nel caso specifico non accetta che io corregga la sua errata interpretazione della domanda?! Se permettete, la domanda l'ho fatta io e so cosa volevo chiedere… per cui contraddico eccome! … Forse però era in generale su tutta la conversazione? Bene: lo contraddico quando affermo che il ciclo del fosforo è chiuso e non aperto. Ma aggiungo che per quel che riguarda noi no, non è “chiuso”… Quindi in realtà nemmeno l'ho contraddetto: ho solo fatto una dovuta precisazione riferendomi al ciclo del fosforo “completo” (che è chiuso) e a quello “biologico”.

  11. Nel testo in esame c'è chiaramente una dimensione “strategica” (fosforo come risorsa non rinnovabile), prima che “ambientale”. Tuttavia c'è anche questa: intanto quando si accenna alla blanda radioattività, e poi anche quando si accenna al suo «impiego sostenibile», espressione abbastanza ampia per voler dire un po' tutto. Inoltre, ça va sans dire, le misure suggerite («recupero del fosforo e dei fosfati dagli effluenti delle acque reflue e dai rifiuti biodegradabili», «recupero del fosforo dalle varie attività umane») sarebbero benefiche anche per il contrasto all'eutrofizzazione. Pretendere che l'assenza della parola eutrofizzazione sia un motivo per bocciare il testo è privo di raziocinio.

  12. Addirittura qui sembra che sarebbe bastato nominarla en passant

  13. Come ho già scritto: «In realtà la maggior parte dei problemi ambientali sono conseguenza delle attività “regolari“ e intenzionali delle società umane opulente, moderne, tecnologiche, industrializzate o in via di industrializzazione» In ogni caso, è una frase buttata lì a caso (potrebbe essere un'altra sentenza: questi qui (cioè quelli del M5S) fanno danni perché sono incapaci, non nominano nemmeno l'eutrofizzazione)

  14. Un ciclo chiuso che dura milioni di anni è pur sempre un ciclo chiuso e non aperto (né virtualmente aperto). Se non nomini la biologia o la dimensione umana (per restringere il significato di «ciclo del fosforo») quello che dici è spazzatura! Quello che dice è comunque spazzatura perché parte dal presupposto che io non abbia riconosciuto la corretteza (nel contesto umano) della sua affermazione, cosa che ho fatto usando un'avversativa: «il ciclo è chiuso; ma per quel che interessa noi, no». Rinforzo: avevo scritto anche che «l'obiettivo è proprio impegnarsi a "chiuderlo"»: come si può chiudere qualcosa che si sta considerando già chiuso?

  15. Si può parafrasare così: tu stai zitto ché non capisci un cazzo, mentre io ho studiato geochimica quindi ho detto una cosa giusta! Ma è giusta anche la frase il ciclo del fosforo è chiuso. Come è possibile? Ricordando quanto già detto: che il ciclo del fosforo (quello completo) è chiuso, ma «per quel che interessa noi», come esseri viventi, non lo è. Un po' come se stessimo parlando di due cicli del fosforo diversi. Dunque, stiamo considerando il ciclo del fosforo “ristretto” all'esistenza biologica, e questo io l'ho tenuto in considerazione scrivendo «per quel che interessa noi, no». La voceidealista non l'ha capito e ha risposto senza tenerne conto. Posso dire semplicemente così: la mia frase («il ciclo è chiuso; ma per quel che interessa noi, no») già contiene la risposta alla potenziale obiezione sulla durata geologica del ciclo completo. (Argomentare ignorando deliberatamente il fatto che l'interlocutore abbia già risposto a parte degli argomenti è un artificio retorico. In questo caso sospetto che l'analfabetismo funzionale sia più probabile di un tentativo consapevole di ingannare.)

  16. Ridicolo o meno, non insegnano cose sbagliate.

  17. Quello che ne sa più di me sarebbe lui. Uno che non riesce a capire un pronome relativo (cfr. qui) e una frase completa con tanto di avversativa (cfr. qui)…

  18. La domanda nasconde il seguente assioma: per capire ciò di cui si sta parlando è necessario aver studiato tutta geochimica. Una pretesa ridicola: per dirimere la questione del ciclo del fosforo basta veramente poco: due paginette, forse pure una. Online si trovano presetazioni di corsi universitari…

  19. Cfr. anche l'account warfare shintakezou wf; oltre ad alcuni retweet: 1, 2, 3, 4.

  20. Inauguro così un blog creato con l'idea di essere una via intermedia tra un tweet e un post su questo o altri blog. Una specie di tweetlonger personale. La risposta è ai suoi tweet stigmergici fatti fino a quel momento; dopo, visto che ha continuato, ho esteso la risposta.

  21. 1, 2, 3, 4.

  22. Una garanzia se volete trovare la «cultura del Razionalismo».

  23. Un esperto di statistica e geochimica con un notevole talento per l'insegnamento ed una incredibile apertura al dialogo, si capisce subito subito… Se l'impegno contro l'analfabetismo scientifico è affidato a gente come voceidealisti, temo che le cose non potranno che peggiorare… Comunque, prima di lottare contro l'analfabetismo scientifico, è il caso di fare qualcosa per quel piccolo problemino, come si potrebbe riassumere… forse come analfabetismo funzionale…?

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